Dopo aver letto articoli preoccupanti sui danni polmonari derivanti dall’uso di cannabis, come quello pubblicato dall’Agi e da Meteo Web, abbiamo deciso di esaminare più approfonditamente il legame tra cannabis e salute polmonare. L’Agi, nel suo articolo intitolato “Cannabis e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato”, fa riferimento a uno studio turco presentato al Congresso Europeo di Salute Respiratoria. Questo studio ha esaminato un gruppo di adolescenti che usavano cannabis mista a tabacco per 4 anni, confrontando i risultati con quelli di non fumatori. Naturalmente, i dati dei fumatori erano peggiori, ma il problema risiede nel fatto che la ricerca ha analizzato l’uso combinato di cannabis e tabacco, non separatamente. Quindi, i danni riscontrati non possono essere attribuiti esclusivamente alla cannabis, un po’ come se si accusasse l’acqua di essere pericolosa dopo averla mescolata con la candeggina.
Gli studi condotti dal dottor Donald Tashkin, esperto in medicina respiratoria, suggeriscono che l’uso di cannabis potrebbe essere legato a bronchite cronica, ma non a malattie più gravi come il cancro ai polmoni o la BPCO, che sono chiaramente associati al tabacco. Un suo studio su 350 adulti ha mostrato che i fumatori di cannabis (senza tabacco) presentano una salute polmonare migliore rispetto a chi fuma solo tabacco. Tashkin ha anche condotto uno studio che ha esaminato i rischi di cancro ai polmoni in 611 pazienti malati di cancro e 1.040 controlli sani. I risultati non hanno rivelato un aumento del rischio di cancro ai polmoni, anche tra chi aveva fumato grandi quantità di cannabis nel corso degli anni.
Inoltre, un’analisi condotta su oltre 5.000 persone tra i 18 e i 30 anni, seguite per 20 anni, ha mostrato che l’uso occasionale di cannabis non influisce negativamente sulle funzioni polmonari. Il dottor Stefan Kertesz, a capo dello studio, ha affermato che, sebbene il fumo di cannabis contenga sostanze irritanti, non sono stati riscontrati effetti dannosi a lungo termine sulla funzione polmonare. In effetti, l’uso occasionale di cannabis ha addirittura portato a un miglioramento di alcune capacità respiratorie, come il picco di flusso espiratorio.
Anche il National Institute on Drug Abuse (NIDA), non noto per essere favorevole alla cannabis, ha dichiarato che non ci sono prove chiare che l’uso regolare di cannabis aumenti il rischio di cancro ai polmoni. Inoltre, va sottolineato che fumare cannabis è solo uno dei metodi di assunzione. I vaporizzatori, ad esempio, permettono di assaporare i benefici della cannabis senza la combustione, evitando i rischi legati alle sostanze nocive prodotte dal fumo. Esistono anche alternative come l’assunzione orale di estratti, oli ed edibili, e nuovi metodi come cerotti, capsule e gomme da masticare, che permettono di ridurre ulteriormente i rischi per la salute polmonare.