Editoriale

Juicy Fields è una truffa?

Il settore della cannabis sta conoscendo un’espansione senza precedenti a livello globale, ma rimane un mercato complesso e altamente regolamentato, che richiede ingenti capitali e una moltitudine di autorizzazioni. Negli ultimi anni, una delle opportunità di investimento più discusse in questo ambito è stata offerta da Juicy Fields, una piattaforma che prometteva di collegare investitori e produttori di cannabis con l’obiettivo di generare profitti.

Tuttavia, recenti sviluppi hanno sollevato seri dubbi sulla legittimità di Juicy Fields, con migliaia di utenti che denunciano il blocco improvviso dei loro fondi. Movimenti finanziari sospetti sui conti aziendali hanno alimentato i sospetti, mentre sui social media si moltiplicano le segnalazioni di prelievi negati e il timore di una possibile “exit scam”.

La situazione ha raggiunto il culmine tra l’11 e il 14 luglio, quando gli investitori si sono resi conto che il loro denaro era ormai inaccessibile. Durante questo periodo, una figura nota come Zvezda Lauric è emersa come unico punto di contatto informale per l’azienda, affermando di essere il direttore delle comunicazioni e in contatto con l’amministratore delegato, Williem van der Merwe. Secondo Lauric, i proprietari della piattaforma avevano garantito il rilascio dei fondi entro 48 ore, ma poco dopo è stata diffusa la notizia delle dimissioni di Van der Merwe.

Nel frattempo, il sito web di Juicy Fields ha subito modifiche significative: oltre al blocco dei prelievi, è stata annunciata una presunta cessione della proprietà a una nuova società, LC MED AG ADVANCED PHARMACY. Tuttavia, quest’ultima ha dichiarato di non avere alcun legame con la piattaforma, sollevando ulteriori interrogativi sulla trasparenza dell’operazione.

Già il 3 giugno 2022, l’Autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca aveva vietato a Juicy Fields di operare nel paese, sostenendo che la piattaforma aveva violato la normativa sugli investimenti. Eppure, il progetto continuava a presentarsi come un’opportunità di investimento con rendimenti straordinari, attirando molti investitori con la promessa di profitti derivanti dalla coltivazione e vendita di cannabis terapeutica.

Il modello di business prevedeva che gli utenti registrassero un account gratuito, acquistassero piante virtuali e, dopo un ciclo di crescita di 108 giorni, ottenessero un ritorno fino al 40% dell’investimento iniziale. Ad esempio, un investimento di 1.000 euro avrebbe potuto generare guadagni tra 1.350 e 1.650 euro in poco più di tre mesi. I pagamenti avvenivano tramite criptovalute o bonifici bancari.

Numeri apparentemente troppo vantaggiosi per essere veri, tanto da far sorgere i primi sospetti su una possibile truffa. In un solo anno, un investitore avrebbe potuto ottenere un rendimento superiore al 172%, una percentuale in netto contrasto con la realtà del settore della cannabis. Secondo l’Associazione Nazionale dell’Industria della Cannabis (NCIA), il 58% delle aziende del settore fatica a generare profitti, mentre solo il 42% riesce a ottenere margini modesti.

Un altro segnale di allarme è stata la scarsa trasparenza delle informazioni legali della piattaforma, rendendo Juicy Fields un caso da manuale di potenziale schema Ponzi. Nonostante ciò, molti investitori sono stati ingannati dalla forte campagna pubblicitaria dell’azienda e dalle testimonianze di coloro che inizialmente avevano ricevuto pagamenti.

Quando i prelievi sono stati bloccati, la reazione è stata immediata: gli investitori si sono organizzati in gruppi Telegram per cercare di comprendere la situazione. “In fondo, tutti avevamo il sospetto che fosse uno schema Ponzi, ma ho comunque deciso di investire pensando di essere tra i primi”, ha scritto un utente su Trustpilot.

Altri utenti hanno manifestato frustrazione per l’improvviso blocco dei loro account e la richiesta di modificare password che non venivano accettate. In molti ritengono che i presunti truffatori abbiano semplicemente guadagnato tempo per svuotare i conti e prelevare il denaro in modo sicuro. Le speranze di recuperare gli investimenti sembrano affievolirsi, e alcuni investitori stanno valutando azioni legali per cercare giustizia.

Negli ultimi giorni, sul sito di Juicy Fields è comparso un messaggio che cerca di giustificare la crisi in corso. La dichiarazione suggerisce che solo una minima parte degli investimenti potrà essere rimborsata, invitando gli utenti a unirsi in un’azione collettiva. Tuttavia, per chi ha perso denaro, queste parole suonano come una beffa.

Quello che inizialmente sembrava un’opportunità redditizia si è trasformato in un incubo finanziario per migliaia di investitori, evidenziando ancora una volta i rischi legati agli investimenti online che promettono guadagni facili e rapidi.

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