Editoriale

Stop agli Svapo? Ennesimo attacco dello Stato al settore dl CBD

Il comparto dei grow shop, dei canapa shop e dei rivenditori di prodotti per il vaping si trova nuovamente al centro di restrizioni normative.

Recentemente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha annunciato provvedimenti che potrebbero portare alla chiusura di numerosi siti web di settore, in applicazione dell’articolo 102 del D.L. 14 agosto 2020, n.104, convertito con modifiche nella L. 14 ottobre 2020, n.126. Questa normativa, originariamente introdotta per garantire il monopolio dei tabaccai sulla vendita di cartine e filtri, si estende anche ai prodotti destinati all’inalazione e allo svapo.

Secondo il decreto, l’ordine di inibizione può riguardare anche la commercializzazione di accessori per il consumo di tabacco, come cartine, filtri e cartine pre-arrotolate senza tabacco, conformemente alle disposizioni dell’articolo 62-quinquies del D.Lgs. 26 ottobre 1995, n.504.

La legge impone ai destinatari di tali provvedimenti di bloccare l’accesso ai siti web coinvolti, stabilendo che le modalità di attuazione siano definite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tramite specifiche disposizioni del direttore generale.

Il mancato rispetto delle misure di inibizione comporta sanzioni amministrative da 30.000 a 180.000 euro per ogni violazione accertata. Inoltre, la pubblicazione dei provvedimenti sanzionatori sul sito ufficiale dell’Agenzia ha valore di notifica, rendendo immediatamente esecutivi i relativi obblighi e sanzioni.

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