“Abbiamo davanti a noi una sfida epocale: contrastare il cambiamento climatico in tutti i settori delle attività umane e promuovere una rivoluzione progressiva ma coraggiosa per rendere il nostro mondo più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.”
“Le risorse e le soluzioni per farlo ci sono già, ma il loro utilizzo è ancora minoritario e marginale di fronte alle scelte dettate da quei forti interessi economici che continuano a privilegiare fonti energetiche non rinnovabili e materiali non riciclabili” – ha dichiarato Mario Serpillo, Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI).
Ancora una volta molte delle soluzioni più promettenti ed efficaci ci vengono offerte dall’agricoltura ed in particolare dall’impiego dei suoi prodotti in un settore in crescita come quello della bioedilizia. Su tutti, l’uso della canapa ha dimostrato di essere una scelta vincente, in quanto essa è un formidabile materiale da costruzione.
La canapa, spesso sottovalutata, si sta rivelando una risorsa preziosa: non solo è ecologica, sostenibile e consente un notevolissimo risparmio idrico, ma ha tra le sue numerose proprietà perfino quella di migliorare la qualità dell’aria all’interno degli edifici e di ridurre l’impatto ambientale in modo significativo, essendo completamente biodegradabile”.
La canapa-creta, ottenuta dalla combinazione delle fibre legnose della canapa con la calce, è un materiale che presenta caratteristiche uniche: è leggero, resistente, ha ottime proprietà di isolamento termico e acustico, e soprattutto è CO2 negativo, cioè, assorbe più anidride carbonica di quanta ne emetta durante il suo ciclo di vita. Un ettaro di canapa utilizzato in edilizia può equivalere a un ettaro di foresta salvata: dobbiamo dunque sostenere con convinzione il suo pieno utilizzo da parte degli imprenditori edilizi ed i privati cittadini, sia nelle attività costruttive che in quelle di ristrutturazione “. (articolo completo su agricolae.eu)