ITALIA

Gli studi dimostrano che la legalizzazione della cannabis non danneggia la salute mentale

Le evidenze scientifiche indicano che la legalizzazione della cannabis non è associata a un aumento dei rischi per la salute mentale, come lo sviluppo di psicosi. Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association non ha riscontrato variazioni significative nell’incidenza di disturbi psicotici dopo l’introduzione di normative più permissive sulla cannabis.

In Canada, i dati suggeriscono addirittura una riduzione degli accessi al pronto soccorso tra i pazienti affetti da schizofrenia dopo la legalizzazione, ipotizzando che un accesso regolamentato alla sostanza possa migliorare la sicurezza e limitare gli effetti indesiderati.

Secondo gli esperti, i casi di psicosi correlati al consumo di cannabis sono rari e si verificano prevalentemente in soggetti con predisposizioni preesistenti, come la schizofrenia. Attraverso una corretta informazione e un rigoroso controllo della qualità, la regolamentazione della cannabis potrebbe contribuire a tutelare le persone più vulnerabili.

Le affermazioni secondo cui la legalizzazione avrebbe un impatto negativo diffuso sulla salute mentale non trovano conferma nelle ricerche attuali. Inoltre, potrebbero rappresentare un ostacolo agli sforzi per promuovere un consumo responsabile e per valorizzare i potenziali benefici della regolamentazione sulla salute pubblica.

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