Il Senato ha dato luce verde al Nuovo Codice della Strada con 83 voti a favore e 47 contrari e un astenuto. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che sarà l’ultimo passo prima della firma del presidente della Repubblica.
In particolare, il nuovo codice, prevede il ritiro della patente per chiunque venga trovato positivo al consumo di cannabis, indipendentemente dallo stato di alterazione psico-fisica al momento del controllo. Questa normativa è profondamente diversa rispetto a quella per l’alcol, dove è necessario dimostrare uno stato di ebbrezza per intervenire.
II THC può rimanere rilevabile nel sangue o nelle urine per giorni o settimane, anche se l’effetto svanisce dopo poche ore. In molti Paesi europei si distingue tra guida sotto effetto di sostanze e consumo in momenti diversi della vita. In Italia, invece, l’esame rileva solo il consumo passato di cannabis, non l’effettiva alterazione al momento del controllo. Questo rende la norma più punitiva che una reale misura di sicurezza stradale.
Ricordiamo che, oltre al Codice della Strada, oggi i consumatori di cannabis rischiano il ritiro della patente anche se fermati in metropolitana o durante una semplice passeggiata. Insomma, il governo di Giorgia Meloni, invece di combattere il narcotraffico, continua a perseguitare i consumatori di cannabis!