Editoriale

L’industria USA della cannabis e il secondo mandato di Donald Trump

Mentre il Presidente eletto Donald Trump si prepara a ritornare alla Casa Bianca il 20 gennaio, il settore della cannabis legalizzata osserva con interesse le possibili evoluzioni politiche. Trump, che durante il suo primo mandato ha mostrato un limitato coinvolgimento nel settore, potrebbe portare cambiamenti significativi ora che la cannabis è sempre più accettata a livello bipartitico negli Stati Uniti.

Un recente sondaggio del Pew Research Center evidenzia che l’88% degli adulti americani è a favore della legalizzazione della marijuana per uso medico o ricreativo, con una forte convinzione che ciò possa beneficiare l’economia locale. Attualmente, 24 stati, tra cui il New Jersey, hanno legalizzato la cannabis a doppio uso.

Le aziende del settore, regolamentate a livello statale, impiegano oltre 440.000 lavoratori a tempo pieno, con proiezioni che prevedono un triplo aumento nei prossimi cinque anni. L’industria si avvia a raggiungere vendite per 53,5 miliardi di dollari entro il 2027, con prodotti completamente realizzati negli USA.

Nel corso della campagna elettorale 2024, Trump ha mostrato un supporto per la cannabis e per la riforma delle regolamentazioni, incluso il miglioramento delle condizioni per le imprese cannabiche, suggerendo la possibilità di ridurre gli oneri regolatori e di promuovere un ambiente più favorevole alla crescita del settore.

I principali stakeholder dell’industria sembrano guardare al secondo mandato di Trump con un cauto ottimismo, sperando in un allentamento delle restrizioni. Ryan Magee e Guillermo Artiles, partner presso McCarter & English, sottolineano l’importanza di un approccio aperto e meno burocratico alle politiche sulla cannabis, un cambiamento che potrebbe beneficiare significativamente il settore.

Il SAFER Banking Act, che faciliterebbe le operazioni bancarie per le imprese di cannabis, è ancora in attesa di approvazione al Senato. La riforma bancaria è vista come uno degli aspetti cruciali per la crescita economica del settore, consentendo una maggiore sicurezza e regolamentazione.

La posizione di Trump sulla riclassificazione della marijuana come sostanza di Tabella III potrebbe semplificare la ricerca e l’uso medico, oltre a potenziali cambiamenti legislativi che potrebbero alleggerire le restrizioni federali. Tuttavia, l’industria resta in attesa di vedere come si svilupperanno queste politiche, con una cautela dovuta alla natura imprevedibile della politica federale.

In conclusione, mentre l’amministrazione Trump potrebbe portare cambiamenti significativi per l’industria della cannabis, l’incertezza rimane alta. Stakeholder e imprese si preparano a un possibile nuovo clima politico, sperando in un futuro più verde sotto la guida di Trump. (beleafemagazine.it)

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