Editoriale

Test antidroga nelle scuole: quasi 7 italiani su 10 sono favorevoli

Cosa pensano davvero gli italiani di temi cruciali come droga, dipendenze, liberalizzazione e legalizzazione? Nella terza puntata di Materia Grigia, il programma di approfondimento di Sky TG24 condotto da Fabio Vitale, Lorenzo Pregliasco di YouTrend ha presentato un sondaggio da cui emerge che il 67% degli italiani ritiene i controlli su droga e alcol nelle scuole una buona idea, con un supporto più basso tra i giovani (55%), ma comunque prevalente.

Per quanto riguarda l’utilizzo di stupefacenti, il 43% ritiene adeguata l’attuale legislazione che ritiene un illecito amministrativo per il possesso di droga a uso personale. Tuttavia, il 21% vorrebbe una penalizzazione più severa, mentre il 23% si schiera per la legalizzazione.

Il sondaggio ha esplorato anche questioni più controverse, come la vendita della cannabis light e le sanzioni previste dal codice della strada. Alla vendita della cannabis light è favorevole il 49% degli intervistati, mentre il 42% è contrario. Sul ritiro della patente per positività ai test antidroga, il 54% si dichiara a favore, ma i giovani mostrano una posizione opposta, con il 49% contrario.

Interessanti le spaccature politiche: tra gli elettori di Lega e Forza Italia, solitamente conservatori, il 49% e il 53% rispettivamente sono favorevoli alla legalizzazione della cannabis light. In generale, gli over 55 e le donne tendono a essere più contrari alla vendita di cannabis light e più favorevoli al ritiro della patente.

I dati del sondaggio hanno alimentato il confronto tra gli ospiti della puntata, Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni, e Domenico Menorello, avvocato e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Uno degli argomenti cardine è stato l’introduzione di test antidroga per minorenni nelle scuole, previo consenso dei genitori.

«Io credo, senza voler dare l’impressione di lanciarsi in crociate moralistiche, che sia opportuno», ha spiegato Domenico Menorello, «perché i dati che leggiamo nell’ultima relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze parlano di oltre 360 mila minorenni che hanno fatto uso di droghe». Menorello ha citato una pubblicazione del British Medical Journal di settembre 2024, che attesta come i rischi legati all’uso di droghe superino di gran lunga i presunti benefici. Ha poi aggiunto: «Sarei per l’introduzione di questo test, ma non in senso punitivo, bensì come un aiuto alla persona, ai genitori e agli insegnanti per affrontare il disagio che l’uso di droga manifesta».

Di opinione opposta Marco Cappato, che ritiene i test antidroga nelle scuole una misura dannosa: «Sarebbero un ulteriore passo verso lo stato di polizia, di una società che non sa educare, non sa formare, non sa responsabilizzare». Cappato ha sottolineato come il proibizionismo abbia aggravato il danno sociale e sanitario inflitto dalle sostanze, portando come esempio il caso del Portogallo: «È l’unico paese in Europa ad aver adottato una radicale depenalizzazione, e è anche quello dove i giovani sono meno consumatori di droghe»». Ha anche evidenziato i risultati di stati come il Colorado, l’Ohio e il Canada, dove la legalizzazione ha ridotto l’abuso di cannabis tra i giovani. (Vanityfair)

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