Il potere dell’informazione distorta aggredisce la mente del cittadino da decine di anni. Con un informazione manipolata, chi ha governato e governa tutt’oggi il nostro paese è riuscito a trasmettere messaggi totalmente distorti all’intera popolazione.
L’esempio lampante è la disparità di approccio per quanto riguarda gli argomenti alcol e droga. Sia chiaro, NON è nostra intenzione incentivare l’utilizzo di alcolici o di sostanze stupefacenti, e crediamo fermamente che l’alcol sia una droga e che il tutto andrebbe affrontato con uguale serietà e giudizio.
Purtroppo chi rappresenta gli italiani nei palazzi del potere, approccia in modo totalmente diverso e contrastante questi due argomenti.
Non siamo abituati a fare tanti giri di parole, e non è di nostro interesse se ciò che scriviamo possa turbare la confort zone di qualcuno, quindi ci esprimeremo chiaramente chiaramente.
Questa disparità di trattamento nasce e matura per soli due motivi: interessi politici ed interessi economici. Ad oggi il 90% dell’informazione italiana non è altro che portavoce della classe politica, e quest’ultima non è altro che portavoce di multinazionali di qualsiasi genere: settore medico, farmacologico, alimentare, monetario e quindi anche del settore dell’industria alcolica, che guarda caso è soggetta a monopolio di Stato.
Quindi, i nostri politici, hanno tutto l’interesse a trattare l’argomento “alcol” con una linea di pensiero (e quindi anche d’informazione) leggera, anzi, insorgendo a gran voce appena qualcuno prova a metterlo in discussione. Al contrario, per quanto riguarda l’utilizzo di droghe, la linea resta dura, serrata e senza margine di confronto politico e tanto meno sociale. Come abbiamo spesso potuto constatare, per agire in tale senso, l’informazione ci propina delle fake news assurde, prive di verità, logica e scienza.

Ed eccovi servita la dissonanza cognitiva. Gli italiani ad oggi reputano le droghe molto più pericolose dell’alcol. Non sia, che accumulando i dati di decessi dovuti ad alcol e droghe, l’alcol risulti il responsabile del 99,5% di queste morti. Circa 17mila persone perdono la vita ogni anno in Italia per l’alcol. Circa 227 persone per le droghe.
Drogarsi fa male, ma anche la disinformazione non scherza.