La Moldavia ha recentemente compiuto un passo significativo autorizzando per la prima volta la coltivazione della canapa. Il via libera è arrivato dall’Agenzia per i medicinali e i dispositivi medici, tramite il proprio Comitato permanente per il controllo dei medicinali. Questa decisione rappresenta un cambiamento importante nella politica agricola del Paese, aprendo alla coltivazione della canapa destinata alla produzione di fibre e semi.
A novembre, la legislazione moldava è stata aggiornata per distinguere chiaramente tra la canapa industriale e la cannabis ad alto contenuto di THC. Gli agricoltori ora possono coltivare varietà di canapa iscritte al Catalogo nazionale moldavo delle varietà vegetali, così come a quello comune dell’UE o ai cataloghi nazionali degli Stati membri europei.
Il governo moldavo considera questa riforma una mossa strategica per stimolare la crescita economica, attrarre capitali esteri e dare nuova linfa al settore agricolo. “Esorto il mondo imprenditoriale a cogliere questa occasione: i materiali derivati dalla canapa trovano applicazione in molti settori, compreso quello automobilistico”, ha dichiarato il Primo Ministro Dorin Recean, riportato da HempToday.
Tuttavia, la normativa vigente mantiene ancora forti restrizioni: la coltivazione è ammessa esclusivamente per la produzione di semi e fibre. Il CBD e i fiori di canapa restano sotto stretta regolamentazione, in quanto ancora considerati sostanze controllate dal Comitato per il controllo delle droghe, ostacolando così lo sviluppo del mercato dei derivati del fiore.
Per facilitare l’accesso alle autorizzazioni, il governo ha introdotto una piattaforma digitale che consente agli agricoltori di presentare rapidamente le richieste, pur restando soggetti alla supervisione delle autorità.

Assistiamo all’ennesimo esempio di un Paese che compie significativi progressi nel settore della canapa, mentre in Italia persiste un atteggiamento ostruzionistico nei confronti di un comparto in rapida espansione, che potrebbe offrire rilevanti benefici economici, sociali e ambientali al sistema nazionale.