Editoriale

DDL Sicurezza: pericoloso per i cittadini

Non solo cannabis, ma altre scelte del tutto sconsiderate per una proposta che sa di follia.

CANNABIS LIGHT

Abbiamo già trattato ampiamente questo argomento, ma è importante ribadirlo. Giuridicamente, scientificamente e logicamente, non vi è alcuna giustificazione per vietare la cannabis light, in quanto si tratta del fiore di una pianta che non ha effetti stupefacenti. Vietarla sarebbe paragonabile a voler proibire il basilico, una scelta assolutamente priva di fondamento.

SICUREZZA PER CHI?

l Disegno di Legge sulla sicurezza dovrebbe mirare alla sicurezza dei cittadini , ma le proposte in discussione sembrano non avere nulla a che fare con tale obiettivo. Esse sembrano essere indirizzate esclusivamente a tutelare le scelte politiche e le forze dell’ordine , piuttosto che i diritti e la protezione dei cittadini.

TUTELA PER LE FORZE DELL’ORDINE

Tutti abbiamo potuto osservare quanto accaduto da quando questo governo è stato eletto. Le forze dell’ordine sono state caratterizzate da un comportamento violento ed eccessivo , senza alcun rispetto per i minori. Invece di richiamare gli agenti al rispetto delle normative e della loro deontologia professionale, il governo ha premiato tali comportamenti. In aggiunta all’inasprimento delle pene nei confronti di chi resiste o aggredisce gli agenti, il DDL prevede una misura particolarmente preoccupante: la possibilità per gli agenti di detenere armi private fuori servizio senza alcuna licenza.

Con queste azioni, il governo ha implicitamente avallato le violenze e gli abusi verificatisi fino ad oggi, che includono pestaggi, violenze, arresti ingiustificati e la repressione totale del dissenso dei cittadini . Ciò sta creando un modello che ricorda quello cinese, con scenari che non fanno presagire nulla di positivo. Ciò che ci attende sono manifestazioni sempre più violente, con aggressioni da parte delle forze dell’ordine sempre più brutali e repressive. Il fine ultimo di questo sistema sembra essere l’imposizione di un pensiero unico : chi dissente deve essere manganellato e represso.

DASPO URBANO

L’articolo 10 del disegno di legge estende ulteriormente l’applicazione del Daspo urbano, prevedendo che il Questore, nei casi di reiterazione di condotte sanzionate, possa
vietare l’accesso alle aree di infrastrutture e pertinenze del trasporto pubblico , come le stazioni, anche nei confronti di persone denunciate o condannate, anche se con sentenza non definitiva e nei cinque anni precedenti.

CREDITO SOCIALE?

Con questa norma, un cittadino, anche solo accusato di un reato da parte di un vicino di casa che non ha un pregiudizio, potrebbe trovarsi a subire una limitazione al diritto costituzionalmente garantito della libertà di circolazione . Questa misura richiama fortemente il sistema del Credito Sociale adottato in alcune città della Cina.

L’ITALIA S’E DESTA?? NON CREDO PROPRIO

Ciò che appare ancor più preoccupante è il silenzio e l’accettazione di queste politiche da parte della maggioranza dei cittadini. Viviamo in un’epoca segnata dalla distrazione , che ci impedisce di osservare, riflettere e pensare. Eppure, potremmo svegliarci troppo tardi, quando ormai saremo noi stessi a diventare vittime di queste ingiustizie.

Roberto D’AponteDirettore Spazio Canapa

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