ITALIA

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Canapa italiana: oggi verrà depositato il primo ricorso contro il Decreto Sicurezza

Un nuovo fronte giuridico si apre contro il Decreto Sicurezza del governo Meloni, che colpisce duramente il comparto della canapa industriale italiana. Il provvedimento, infatti, secondo le imprese del settore, sarebbe stato adottato senza la necessaria comunicazione preventiva alla Commissione europea, configurando una potenziale violazione delle direttive comunitarie.

Risoluzione approvata: l’Emilia Romagna dice NO al Decreto Sicurezza

Nella giornata di ieri, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione presentata dal gruppo consiliare Alleanza Verdi e Sinistra e sostenuta da tutta la maggioranza. Il documento impegna la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza nei confronti dei Presidenti di Camera e Senato per manifestare la propria ferma opposizione al cosiddetto “Decreto Sicurezza”.

Giornata Nazionale del Made in Italy: l’ideologia di uno spreco chiamato Canapa

Occorre una notevole dose di audacia per celebrare il “Made in Italy” a pochi giorni dall’entrata in vigore del Decreto Sicurezza e del suo articolo 18, il quale di fatto minaccia di smantellare l’intera filiera della canapa industriale, con il rischio concreto di lasciare senza occupazione circa 30.000 lavoratori e determinare la chiusura di oltre 3.000 aziende.

Slitta l’approdo in aula del DDL sicurezza: sulla canapa l’Italia rischia la sua credibilità

Il ddl Sicurezza subirà un rinvio per quanto riguarda il suo approdo in aula a Palazzo Madama. Contrariamente a quanto ipotizzato la scorsa settimana da fonti parlamentari di maggioranza impegnate nell’esame del testo, il provvedimento non sarà discusso in assemblea intorno al 20 marzo, ma con ogni probabilità slitterà alla prima settimana di aprile.

Se il CBD non è una droga, come può essere approvato l’art.18 del DDL Sicurezza?

Si tratta di un paradosso di notevole entità. Da oltre un anno, e in più occasioni, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha sospeso il decreto che prevedeva l’inserimento delle “estrazioni di CBD (cannabidiolo) ad uso orale” – derivate dalla canapa industriale – nella tabella dei farmaci stupefacenti. Di conseguenza, il TAR ha più volte stabilito che il CBD non è una sostanza stupefacente e non possiede effetti psicotropi.