Spannabis è considerata una vetrina fondamentale per l’industria della cannabis, un punto d’incontro tra business, ricerca e cultura cannabica. Inoltre, riflette il dibattito sulla legalizzazione e regolamentazione della cannabis a livello globale.

L'informazione
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Spannabis è considerata una vetrina fondamentale per l’industria della cannabis, un punto d’incontro tra business, ricerca e cultura cannabica. Inoltre, riflette il dibattito sulla legalizzazione e regolamentazione della cannabis a livello globale.
La cannabis è una pianta dalle molteplici proprietà benefiche, che negli ultimi anni ha suscitato grande interesse nel campo della salute e del benessere femminile. Grazie ai suoi principi attivi, tra cui i cannabinoidi (CBD e THC), gli acidi grassi essenziali e numerosi antiossidanti, la canapa offre un supporto naturale per diversi aspetti della salute della donna.
Operare nel settore della canapa industriale (o cannabis light) comporta una serie di complessità normative che rende essenziale la protezione legale dell’azienda. Nonostante la canapa sia legalmente riconosciuta per diversi usi, tra cui tessile, cosmetico e alimentare, la sua regolamentazione varia significativamente a livello locale, nazionale e internazionale. Questo contesto normativo che vede ancora come protagonista la “discrezionalità” degli enti di controllo, può esporre le imprese a rischi legali, sanzioni amministrative e controversie commerciali.
Pur riconoscendo l’importanza della presenza delle forze dell’ordine in luoghi sensibili come aeroporti e stazioni ferroviarie, riteniamo necessario evidenziare come l’enorme dispendio di risorse per la repressione dell’uso di sostanze stupefacenti risulti inefficace, costoso e, in alcuni casi, persino discutibile.
Le riforme sulla cannabis alle Hawaii subiranno un ritardo di almeno un anno dopo che il deputato Chris Todd ha bloccato inaspettatamente l’House Bill 1246, che prevedeva la regolamentazione della cannabis medica e ricreativa. Il disegno di legge, già approvato da due commissioni legislative, includeva anche un sistema di tassazione, ma è stato rinviato senza spiegazioni, suscitando critiche. Todd ha giustificato la sua decisione citando la mancanza di sostegno sufficiente e la necessità di lavorare su un consenso più ampio. Nel frattempo, un altro disegno di legge per la depenalizzazione della cannabis è ancora in discussione, ma la sua approvazione appare incerta.
L’Agenzia Europea per le Droghe (EUDA) ha condotto un’indagine online sul consumo di sostanze stupefacenti tra la popolazione adulta di 31 Paesi europei. I dati emersi confermano che la cannabis continua a essere la sostanza illecita maggiormente utilizzata: il 59% degli intervistati ha dichiarato di averne fatto uso nell’ultimo anno. Seguono l’MDMA/ecstasy (30%) e la cocaina (29%).
L’idea che la cannabis possa avere un legame con il controllo del peso corporeo potrebbe sembrare controintuitiva, soprattutto considerando che il consumo di THC è spesso associato ad un aumento dell’appetito (la cosiddetta “fame chimica”). Tuttavia, diversi studi suggeriscono che chi usa regolarmente la cannabis ha meno probabilità di soffrire di obesità rispetto a chi non ne fa uso.
Tra il 2019 e il 2024, sono stato erogate circa 100.000 prescrizioni magistrali di cannabis a scopo terapeutico, coinvolgendo complessivamente circa 28.000 pazienti. Qesti sono i dati emersi dal rapporto di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. L’età media dei soggetti trattati si aggira intorno ai 60 anni, con una prevalenza femminile. Oltre il 60% delle prescrizioni riguarda due preparati specifici inclusi da diverse concentrazioni di THC e CBD.
Il libro che presentiamo oggi – Una Pianta ci Salverà di Matteo Mantero, ex Senatore della Repubblica italiana – si propone di fare chiarezza su questo tema, offrendo un’analisi della canapa sotto molteplici aspetti: dalla sua storia, alle applicazioni alle implicazioni economiche e legislative. Attraverso un approccio rigoroso e documentato, l’autore ci guida in un viaggio alla scoperta della pianta amica di tutti, sfatando miti e mettendo in luce le straordinarie opportunità che questo esemplare naturale può offrire alla società moderna.
Nei giorni scorsi, numerosi quotidiani nazionali italiani hanno pubblicato articoli che mettono in discussione la compatibilità tra l’uso di cannabis e l’ambito lavorativo. Testate autorevoli, come il Corriere della Sera , hanno riportato titoli allarmistici, tra cui: “Con la cannabis memoria e salute del cervello sono a rischio.” Tuttavia, tali titoli si sono rivelati meramente sensazionalistici, finalizzati ad attirare l’attenzione dei lettori.