Questa mattina ad Arezzo è iniziato il processo a Walter De Benedetto, malato di artrite reumatoide, rischia fino a 6 anni di carcere per possesso e spaccio di stupefacenti.

L'informazione
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Questa mattina ad Arezzo è iniziato il processo a Walter De Benedetto, malato di artrite reumatoide, rischia fino a 6 anni di carcere per possesso e spaccio di stupefacenti.
Nel febbraio del 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconobbe ufficialmente la Cannabis come una sostanza medica, evidenziandone i benefici terapeutici. Tuttavia, l’OMS mantenne il limite del THC (il principale principio psicoattivo della pianta, oggi illegale in Italia) a una soglia minima dello 0,2%, praticamente trascurabile. Questa decisione rappresentava un passo importante per l’intero settore, ma in Italia passò quasi inosservata, complice la scarsa attenzione riservata dai mass media, spesso focalizzati esclusivamente sulle vicende politiche.
La “notizia”, come al solito quando c’è da raccontare qualcosa che possa in qualche modo screditare la pianta di cannabis, è stata data prontamente da agenzie e testate mainstream con titoli molto simili: una ragazza avrebbe fatto una torta di cannabis light, facendo poi stare male 3 persone (che per tutti è diventato “manda una famiglia in ospedale”).
L’epilessia rappresenta una patologia grave che può influire pesantemente sulla qualità della vita di chi ne soffre. Le forme più severe possono risultare invalidanti. Per comprendere meglio il ruolo dei cannabinoidi nel trattamento di questa malattia, un gruppo di ricercatori israeliani ha condotto uno studio clinico i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Seizure.
Questa storica decisione è stata presa oggi a Vienna durante una votazione della Commissione sugli Stupefacenti, l’organo dell’ONU responsabile delle politiche globali sulle droghe. La risoluzione è stata approvata con una maggioranza semplice dei 53 stati membri della Commissione. I paesi dell’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, insieme a molti stati americani, hanno votato a favore, mentre gran parte delle nazioni asiatiche e africane si sono espresse contro.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che i prodotti a base di CBD possono essere commercializzati in tutta l’UE, poiché il diritto comunitario prevale sulle normative nazionali. Questa attesa decisione, resa pubblica nella giornata odierna, segna un importante precedente giuridico in materia.
Walter aveva difficoltà ad accede alla Cannabis (unica sua fonte di sollievo per i dolori allucinanti) allora ha iniziato un auto coltivazione in casa. Le forze dell’ordine con un dispiegamento di uomini non indifferente ha sequestrato la coltivazione si Walter, lasciandolo di fatto senza cura.
Durante l’Election Day negli Stati Uniti, mentre la sfida presidenziale tra Trump e Biden si prospetta ricca di battaglie legali, i cittadini di diversi stati si sono trovati concordi su un tema: la legalizzazione della cannabis. In quattro stati – Arizona, Montana, New Jersey e South Dakota – i referendum sulla legalizzazione della marijuana per uso ricreativo hanno visto prevalere il “sì”. I risultati, anche se non ancora ufficiali, sono ormai ben delineati e difficilmente subiranno cambiamenti.
Revocato il decreto del Ministero della Salute che prevedeva l’inserimento delle preparazioni orali a base di CBD nella tabella dei medicinali del testo unico sugli stupefacenti. La notizia, riportata da La Stampa, annuncia il dietrofront ufficiale: con un atto datato 28 ottobre, l’entrata in vigore del provvedimento è stata sospesa con effetto immediato, in attesa dei pareri richiesti all’Istituto Superiore di Sanità e al Consiglio Superiore di Sanità.
Dopo essere stato depositato al Senato nel settembre 2019, senza mai essere discusso o calendarizzato, il Manifesto Collettivo per la Cannabis Libera si appresta a essere presentato anche alla Camera. La proposta di legge, promossa da FreeWeed, ha ottenuto il supporto di associazioni, aziende e cittadini.