Sabato scorso è entrato in vigore il nuovo codice della strada, che prevede il ritiro della patente per tre anni (oltre all’arresto fino a un anno e a una multa fino a 6.000 euro) per il guidatore che risulti positivo a un test antidroga.

L'informazione
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Sabato scorso è entrato in vigore il nuovo codice della strada, che prevede il ritiro della patente per tre anni (oltre all’arresto fino a un anno e a una multa fino a 6.000 euro) per il guidatore che risulti positivo a un test antidroga.
Sono tantissime le persone che negli ultimi giorni ci hanno posto un’unica e monolitica domanda: “SE UTILIZZO LA CANNABIS LIGHT, RISULTO POSITIVO AL TEST SALIVARE?”
Il Tribunale di Patti, rappresentato dalla Dott.ssa Eleonora Vona, ha emesso il 17 dicembre 2024 una sentenza di assoluzione per Gianmario Vento, residente a Gioiosa Marea, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era stato arrestato nel novembre 2021 dai Carabinieri di Gioiosa Marea, che durante alcune perquisizioni presso la sua abitazione avevano sequestrato oltre un chilogrammo di marijuana.
I test antidroga utilizzati dalle forze dell’ordine italiane e previsti dal nuovo Codice della strada possono rilevare una “canna” fumata due giorni prima, ma sarebbero completamente ciechi davanti a sostanze ben più pericolose come il fentanyl o il metadone.
Le prime 48 ore di controlli con il Nuovo Codice della Strada hanno dimostrato tutta l’insensatezza logica di tale norma.
Una bufala tra le righe, quella espressa dal Ministro Matteo Salvini in una dichiarazione in risposta al cantante Vasco Rossi che lo citava in quanto secondo la sua opinione il Nuovo Codice della Strada andrebbe rivisto, dato che non ha alcun senso logico per quanto riguarda la sicurezza stradale ma sembrerebbe giudicare solo lo stile di vita del singolo cittadino.
Quasi 100 mila persone hanno partecipato alla manifestazione contro il DDL Sicurezza (rinominato DDL (in)sicurezza). Non solo gli imprenditori della canapa industriale al corteo partito da Piazza del Verano a Roma.
Un recente studio pubblicato su PLOS ONE ha analizzato gli effetti degli agonisti selettivi recettori cannabinoidi sulle cellule del cancro mammario triplo negativo (TNBC), in particolare sulla linea cellulare MDA-MB-231. 1 ricercatori hanno scoperto che una combinazione di agonisti recettori CB1 e CB2, in un rapporto 2:1, ha inibito significativamente la formazione di colonie e ha indotto l’arresto del ciclo cellulare in fase S in queste cellule tumorali.
Esiste una seria possibilità di risultare positivi o meno in base a quale autorità testi il soggetto. Un fattore assurdo ed inquietante, ma che potrà essere uno dei punti essenziali che potranno impugnare i vari avvocati nei diversi processi che potranno verificarsi dal 14 dicembre in poi.
Pochissimi minuti fa è arrivata una bellissima notizia: il Senato nella Seduta di ieri sera ha annunciato la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare #loColtivo!