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Canapa italiana: oggi verrà depositato il primo ricorso contro il Decreto Sicurezza

Un nuovo fronte giuridico si apre contro il Decreto Sicurezza del governo Meloni, che colpisce duramente il comparto della canapa industriale italiana. Il provvedimento, infatti, secondo le imprese del settore, sarebbe stato adottato senza la necessaria comunicazione preventiva alla Commissione europea, configurando una potenziale violazione delle direttive comunitarie.

Risoluzione approvata: l’Emilia Romagna dice NO al Decreto Sicurezza

Nella giornata di ieri, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione presentata dal gruppo consiliare Alleanza Verdi e Sinistra e sostenuta da tutta la maggioranza. Il documento impegna la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza nei confronti dei Presidenti di Camera e Senato per manifestare la propria ferma opposizione al cosiddetto “Decreto Sicurezza”.

Giornata Nazionale del Made in Italy: l’ideologia di uno spreco chiamato Canapa

Occorre una notevole dose di audacia per celebrare il “Made in Italy” a pochi giorni dall’entrata in vigore del Decreto Sicurezza e del suo articolo 18, il quale di fatto minaccia di smantellare l’intera filiera della canapa industriale, con il rischio concreto di lasciare senza occupazione circa 30.000 lavoratori e determinare la chiusura di oltre 3.000 aziende.

Decreto Sicurezza: le associazioni unite e il parere degli avvocati

Il settore della canapa industriale non è rimasto a guardare di fronte all’introduzione dell’articolo 18 nel nuovo Decreto Sicurezza del governo Meloni. Le associazioni di punta – tra cui Canapa Sativa Italia, Sardinia Cannabis, Resilienza Italia Onlus, Imprenditori Canapa Italia e Federcanapa – hanno risposto in maniera compatta e decisa, tramite un comunicato ufficiale, annunciando un piano d’azione strutturato contro una misura giudicata priva di fondamento logico, potenzialmente anticostituzionale e in contrasto con le norme europee.

Magi sul DDL: raccoglieremo milioni di firme per abrogarlo

Depositeremo immediatamente richiesta di referendum abrogativo e inizieremo la raccolta firme per abrogare il DL Sicurezza. Un decreto certamente incostituzionale per la palese mancanza dei requisiti di necessità e urgenza. Un intervento per decreto legge in materia penale all’insegna del populismo penale che non ha precedenti per ampiezza e portata ottusamente e irragionevolmente repressiva.