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Legalizzare significa incentivare il consumo? No, lo dimostra un nuovo studio

Un recente rapporto della Cannabis Policy, Education And Regulator (CPEAR), una coalizione statunitense impegnata nella regolamentazione e nella sensibilizzazione sulla cannabis, ha evidenziato che la legalizzazione non è associata a un aumento del consumo giovanile. Questo documento, sostenuto anche da aziende leader nei settori del tabacco e dell’alcol, fornisce inoltre indicazioni utili ai decisori politici per prevenire l’uso improprio della cannabis tra i più giovani.

Il mercato legale della cannabis in Svizzera e il progetto pilota del ricercatore trevigiano

Il suo lavoro spazia dall’etica delle donazioni anatomiche alle scelte morali della medicina durante la pandemia, fino all’analisi delle motivazioni dei no Green pass e allo studio di un mercato regolamentato per la cannabis. Spitale, che si definisce «un giramondo» dopo aver vissuto tra Italia, Germania e Svizzera, è uno dei tanti ricercatori italiani che hanno trovato opportunità all’estero.

Le vendite di Cannabis legale nel mondo quest’anno supereranno i 35 miliardi di dollari

Entro il 2026, il Messico e la Germania saranno i principali motori della crescita delle vendite internazionali. Secondo una recente previsione quinquennale della società di analisi di mercato BDSA*, il settore globale della cannabis è destinato a superare i 35 miliardi di dollari di vendite quest’anno, registrando un incremento del 22% rispetto ai 29 miliardi di dollari del 2021.

L’NFL assegna 1 milione di dollari alla ricerca per la cannabis conto il dolore

In un annuncio senza precedenti, la National Football League (NFL) ha stanziato 1 milione di dollari per finanziare la ricerca sul ruolo della cannabis nella gestione del dolore. Questa decisione arriva a pochi mesi dalla dichiarazione congiunta della NFL e della Players’ Association (NFLPA) riguardo a uno studio mirato a valutare l’efficacia della cannabis e del CBD come alternativa agli oppioidi. Le due organizzazioni hanno ora selezionato due gruppi di ricerca per approfondire questa tematica.

L’Oregon un anno dopo aver depenalizzato tutte le droghe: i primi dati

È trascorso un anno dall’entrata in vigore della Misura 110 in Oregon, rendendo questo stato il primo negli Stati Uniti a depenalizzare l’uso di tutte le droghe e a investire fondi pubblici in politiche di riduzione del danno. In altre parole, proprio nel paese che ha orchestrato la guerra alla droga degli ultimi 50 anni su scala globale, l’Oregon ha scelto di cambiare rotta, affrontando il consumo di stupefacenti come una questione sociale e sanitaria anziché come un crimine da combattere con la repressione.

Università di Chicago: il CBD può bloccare l’infezione Covid-19 nelle cellule umane

Una ricerca dell’Università di Chicago ha rilevato che il CBD potrebbe inibire l’infezione da COVID-19 in cellule umane e topi. Tuttavia, gli autori sottolineano che questi effetti sono stati osservati solo con dosi elevate di CBD purificato, non con prodotti commerciali. Pertanto, l’uso di prodotti a base di CBD non è raccomandato per la prevenzione del COVID-19.

In Europa si sta allontanando il proibizionismo?

Il vento sta cambiando nel Vecchio Continente. L’approccio proibizionista alla cannabis, che ha caratterizzato per decenni le politiche europee, è sempre più contestato. Governi di diversi paesi stanno riconoscendo i limiti di questo modello e stanno adottando misure più pragmatiche, orientate alla regolamentazione del mercato e alla tutela della salute pubblica. La criminalizzazione dei consumatori è sempre più percepita come un errore, mentre si fa strada la consapevolezza che la cannabis è una questione complessa che richiede soluzioni innovative.