Un Vinitaly all’insegna delle fakenews e delle ipocrisie quello di questo 2024. Per la bufala piú clamorosa il premio va al Ministro italiano degli Affari Esteri Antonio Tajani.

L'informazione
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Un Vinitaly all’insegna delle fakenews e delle ipocrisie quello di questo 2024. Per la bufala piú clamorosa il premio va al Ministro italiano degli Affari Esteri Antonio Tajani.
Ennesima BUFALA del Presidente dei Senatori di Forza Italia: “La criminalità potrebbe facilmente spingere altre sostanze, vendendo ad esempio cocaina, droghe chimiche e eroina a prezzi inizialmente più bassi per attrarre i consumatori verso altre droghe”.
Questa è l’ultima affermazione controversa attribuita alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nota per le sue posizioni proibizioniste. Secondo quanto dichiarato, la cannabis potrebbe essere geneticamente modificata per contenere una concentrazione di THC superiore al 70%.
Dal nostro punto di vista, riteniamo che qualsiasi personaggio pubblico, prima di accettare un’offerta economica, dovrebbe interrogarsi sulla veridicità delle proprie affermazioni. Non dovrebbe limitarsi a recitare un copione in cambio di compensi finanziari, soprattutto quando si affrontano tematiche delicate come quella delle sostanze stupefacenti. Tuttavia, è innegabile che il potere economico e le relazioni con determinati individui possano risultare vantaggiosi.
Di fake news e di “articoli bufale” ne abbiamo parlato spesso negli articoli da noi proposti. Sinceramente credevamo di non dover tornare sull’argomento ancora una volta, e cercheremo di non farlo in futuro, ma la quantità di bufale espresse in un unico post di @civilta_cristiana_ ha costituito un vero e proprio record, ovviamente negativo.
La “notizia”, come al solito quando c’è da raccontare qualcosa che possa in qualche modo screditare la pianta di cannabis, è stata data prontamente da agenzie e testate mainstream con titoli molto simili: una ragazza avrebbe fatto una torta di cannabis light, facendo poi stare male 3 persone (che per tutti è diventato “manda una famiglia in ospedale”).
Non è il primo articolo che proponiamo sul terrorismo mediatico o sulle fake news. Ormai è diventato davvero triste e sconfortante leggere ogni giorno un nuova fake news o notizia carica di terrore inutile.
Dopo aver letto articoli preoccupanti sui danni polmonari derivanti dall’uso di cannabis, come quello pubblicato dall’Agi e da Meteo Web, abbiamo deciso di esaminare più approfonditamente il legame tra cannabis e salute polmonare. L’Agi, nel suo articolo intitolato “Cannabis e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato”, fa riferimento a uno studio turco presentato al Congresso Europeo di Salute Respiratoria. Questo studio ha esaminato un gruppo di adolescenti che usavano cannabis mista a tabacco per 4 anni, confrontando i risultati con quelli di non fumatori. Naturalmente, i dati dei fumatori erano peggiori, ma il problema risiede nel fatto che la ricerca ha analizzato l’uso combinato di cannabis e tabacco, non separatamente. Quindi, i danni riscontrati non possono essere attribuiti esclusivamente alla cannabis, un po’ come se si accusasse l’acqua di essere pericolosa dopo averla mescolata con la candeggina.
Questo è il titolo di un articolo riportato oggi con il classico copia-incolla dalla maggior parte dei mass media. Un titolo che da solo fa rabbrividire. Peccato che poi all’interno dell’articolo, viene corretto il tiro dallo stesso scrittore. Infatti, come precisa di seguito: “…nelle sue urine il laboratorio dell’ospedale ha trovato tracce di cannabis. Ed è probabilmente all’ingestione, si ritiene accidentale, della sostanza che si attribuisce la causa del suo stato.”