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giustizia

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Caso Cucchi: condannati a 12 anni i due Carabinieri che lo picchiarono a morte

Giustizia è fatta per Stefano Cucchi. I carabinieri responsabili del suo brutale pestaggio, che ne ha causato la morte, sono stati condannati in via definitiva a 12 anni di reclusione. Un verdetto atteso da tempo, che segna la fine di una lunga battaglia per la verità. Anch’io, in Aula, avevo denunciato questa drammatica vicenda, insieme a tanti altri episodi simili che non possono e non devono essere dimenticati.

L’autoproduzione per scopo terapeutico non è reato: lo ha stabilito la Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha stabilito che la coltivazione di due piante di cannabis per uso personale non costituisce reato. Secondo i giudici, si tratta di una mera attività domestica finalizzata ad ottenere una piccola quantità di sostanza per uso personale.
Non è reato coltivare due piantine di cannabis a scopo terapeutico in quanto trattasi di una mera attività domestica che porta ad ottenere un modesto quantitativo di sostanza.

Undici anni fa lo Stato uccise Cucchi: simbolo del fallimento del sistema repressivo italiano

A 31 anni un ragazzo come tanti diventa tragicamente simbolo dell’ingiustizia italiana, di uno stato deviato e di un sistema corrotto. La sera del 15 ottobre 2009 Stefano viene fermato da una pattuglia dei Carabinieri e viene trovato in possesso di 12 dosi di Hashish (“fumo” – droga leggera), viene condotto in caserma e picchiato brutalmente. Il 22 ottobre muore lasciato morire in un letto di ospedale per detenuti, malnutrito e con il corpo ed il viso gonfio di botte. Al momento della morte Stefano pesava solo 37 Kg.