Nei paesi dove la cannabis viene regolamentata per scopi medici e ricreativi, si registra un calo significativo nelle vendite di farmaci tradizionali, incidendo negativamente sui profitti delle aziende farmaceutiche quotate in borsa.

L'informazione
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Nei paesi dove la cannabis viene regolamentata per scopi medici e ricreativi, si registra un calo significativo nelle vendite di farmaci tradizionali, incidendo negativamente sui profitti delle aziende farmaceutiche quotate in borsa.
“Giovedì, alle ore 12:00, accenderò uno spinello davanti a Palazzo Marino per sostenere la legge che consente la coltivazione di cannabis in casa per uso personale e contro la follia di chi chiede il test del capello ai rappresentanti istituzionali.”
Un recente rapporto della Cannabis Policy, Education And Regulator (CPEAR), una coalizione statunitense impegnata nella regolamentazione e nella sensibilizzazione sulla cannabis, ha evidenziato che la legalizzazione non è associata a un aumento del consumo giovanile. Questo documento, sostenuto anche da aziende leader nei settori del tabacco e dell’alcol, fornisce inoltre indicazioni utili ai decisori politici per prevenire l’uso improprio della cannabis tra i più giovani.
Il Consiglio comunale di Milano ha dato il via libera a un ordine del giorno che sollecita il Parlamento a legalizzare la produzione e il consumo di cannabis e dei suoi derivati. Il documento, approvato anche con alcuni voti dell’opposizione, è stato promosso dal capogruppo del Partito Democratico Filippo Barberis. Quest’ultimo, già lo scorso 17 febbraio, aveva manifestato forte deluso per la bocciatura del referendum sulla legalizzazione della cannabis, esortando il proprio partito a farsi promotore di un’iniziativa politica e parlamentare che desse seguito alla volontà popolare espressa dalle numerose firme raccolte.
Entro il 2026, il Messico e la Germania saranno i principali motori della crescita delle vendite internazionali. Secondo una recente previsione quinquennale della società di analisi di mercato BDSA*, il settore globale della cannabis è destinato a superare i 35 miliardi di dollari di vendite quest’anno, registrando un incremento del 22% rispetto ai 29 miliardi di dollari del 2021.
La Corte Costituzionale ha reso pubbliche le motivazioni con cui ha dichiarato inammissibile il referendum, un documento che tenta di giustificare ciò che appare ingiustificabile. Il quesito referendario viene bollato come “inidoneo, illusorio, fuorviante”, un giudizio severo che, tuttavia, non è supportato da solide argomentazioni giuridiche.
Nel 2013, l’Uruguay è entrato nella storia come il primo paese al mondo a legalizzare la cannabis per uso ricreativo. Questa pietra miliare ha riguardato la legalizzazione di coltivazione, possesso, consumo e vendita attraverso club e farmacie autorizzate per i residenti.
Nonostante le oltre 500.000 firme raccolte in pochi giorni sul #ReferendumCannabis, un dibattito serio sui benifici della legalizzazione tarda a decollare sui principali canali di informazione.
Il vento sta cambiando nel Vecchio Continente. L’approccio proibizionista alla cannabis, che ha caratterizzato per decenni le politiche europee, è sempre più contestato. Governi di diversi paesi stanno riconoscendo i limiti di questo modello e stanno adottando misure più pragmatiche, orientate alla regolamentazione del mercato e alla tutela della salute pubblica. La criminalizzazione dei consumatori è sempre più percepita come un errore, mentre si fa strada la consapevolezza che la cannabis è una questione complessa che richiede soluzioni innovative.
Il Massachusetts si conferma un pioniere nella legalizzazione della cannabis. Con un fatturato di oltre 2,54 miliardi di dollari in soli tre anni, il mercato legale della marijuana ha dimostrato di essere un successo.