Editoriale

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Gli infermieri specializzati in cannabis

Gli infermieri specializzati nell’uso terapeutico della cannabis stanno trasformando il modo di trattare i pazienti, acquisendo una vasta conoscenza sulla pianta di Cannabis sativa, il sistema endocannabinoide e la storia del suo impiego negli Stati Uniti. Questi professionisti sono addestrati a gestire diverse patologie, tra cui cancro, HIV, dolore cronico e sindrome dell’intestino irritabile, oltre a comprendere i possibili effetti collaterali della cannabis.

Formazione continua sulla cannabis terapeutica al personale sanitario

Promuovere un’adeguata formazione sull’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche da parte del personale dipendente o convenzionato del sistema sanitario regionale. Questo l’obiettivo della legge approvata in aula all’unanimità, illustrata dal presidente della commissione sanità Enrico Sostegni (Pd) e nata su proposta del consigliere Iacopo Melio (Pd).  “L’atto – spiega Sostegni – nasce da una precisa volontà di agevolare la conoscenza dell’uso dei farmaci cannabinoidi, introduce una norma sulla formazione continua del personale sanitario” e modifica la legge regionale 18 del 2012.

Tutto fa business: quando i medici consigliavano le sigarette

Negli anni Venti, il consumo di sigarette negli Stati Uniti era in rapida espansione, trasformandosi in un’abitudine sempre più diffusa. Tuttavia, le donne erano ancora escluse da questa tendenza, almeno pubblicamente, nonostante i progressi verso l’emancipazione femminile. Fumare in pubblico rimaneva un tabù per loro, tanto che nel 1922, a New York, una donna fu arrestata per aver acceso una sigaretta per strada. Questo limite culturale rappresentava un’occasione mancata per l’industria del tabacco, che intravedeva un enorme potenziale di guadagno in quel segmento di mercato.