Negli ultimi anni abbiamo più volte approfondito un tema di grande rilevanza: l’illusione della guerra alla droga . Abbiamo costantemente evidenziato le ragioni per cui le politiche repressive si sono rivelate inefficaci e fallimentari.

L'informazione
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Negli ultimi anni abbiamo più volte approfondito un tema di grande rilevanza: l’illusione della guerra alla droga . Abbiamo costantemente evidenziato le ragioni per cui le politiche repressive si sono rivelate inefficaci e fallimentari.
Pur riconoscendo l’importanza della presenza delle forze dell’ordine in luoghi sensibili come aeroporti e stazioni ferroviarie, riteniamo necessario evidenziare come l’enorme dispendio di risorse per la repressione dell’uso di sostanze stupefacenti risulti inefficace, costoso e, in alcuni casi, persino discutibile.
Nel panorama giudiziario italiano del 2025, dopo anni di sentenze controverse che hanno sollevato ampi dibattiti, non dovremmo più sorprenderci di fronte all’olocausto della giustizia italiana. Imprenditori onesti, come quelli del settore canapicolo, si trovano quotidianamente a dover affrontare processi estenuanti, spesso solo per aver svolto il proprio lavoro.
Spesso vi abbiamo parlato della finta guerra alla droga che le istituzioni attuano sul territorio italiano. Una battaglia che effettivamente si scatena contro la persona, contro i giovani e non contro la vera e propria criminalità. Come sempre, premettiamo, che non vogliamo in alcun modo incentivare l’utilizzo di sostanze stupefacenti, ma portare alla luce l’attuale interpretazione di tale fenomeno da parte dello Stato.
Cosa pensano davvero gli italiani di temi cruciali come droga, dipendenze, liberalizzazione e legalizzazione? Nella terza puntata di Materia Grigia, il programma di approfondimento di Sky TG24 condotto da Fabio Vitale, Lorenzo Pregliasco di YouTrend ha presentato un sondaggio da cui emerge che il 67% degli italiani ritiene i controlli su droga e alcol nelle scuole una buona idea, con un supporto più basso tra i giovani (55%), ma comunque prevalente.
Una “guerra alla droga” condotta dallo Stato senza una reale strategia di tutela, che finisce per risultare inefficace e controproducente.
Abbiamo già trattato ampiamente questo argomento, ma è importante ribadirlo. Giuridicamente, scientificamente e logicamente, non vi è alcuna giustificazione per vietare la cannabis light, in quanto si tratta del fiore di una pianta che non ha effetti stupefacenti. Vietarla sarebbe paragonabile a voler proibire il basilico, una scelta assolutamente priva di fondamento.
Continua la finta “lotta alla droga” del governo italiano che non porta a nessun risultato concreto e incide solo in modo negativo sulla vita dei “pesci piccoli” presi con le mani nel sacco.
“Droga nello zainetto scoperta a scuola grazie al fiuto del cane”. Così apriva la sua prima pagina la Gazzetta di Mantova il 17 marzo scorso.
L’Italia si conferma sempre più rigida e repressiva nei confronti dei consumatori di cannabis, continuando a investire cifre esorbitanti in operazioni di controllo che spesso ricevono di mira giovani studenti per pochi grammi di sostanza.
Premesso che non intendiamo in alcun modo incentivare la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, riteniamo che alcune disposizioni contenute nel nuovo disegno di legge, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e attualmente in attesa di discussione parlamentare, risultino eccessivamente repressive.