Editoriale

repressione

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L’Italia rovina vite: un anno e quattro mesi per otto piante di cannabis

Nel panorama giudiziario italiano del 2025, dopo anni di sentenze controverse che hanno sollevato ampi dibattiti, non dovremmo più sorprenderci di fronte all’olocausto della giustizia italiana. Imprenditori onesti, come quelli del settore canapicolo, si trovano quotidianamente a dover affrontare processi estenuanti, spesso solo per aver svolto il proprio lavoro.

Il trauma dei giovani causato dalla finta guerra alla droga

Spesso vi abbiamo parlato della finta guerra alla droga che le istituzioni attuano sul territorio italiano. Una battaglia che effettivamente si scatena contro la persona, contro i giovani e non contro la vera e propria criminalità. Come sempre, premettiamo, che non vogliamo in alcun modo incentivare l’utilizzo di sostanze stupefacenti, ma portare alla luce l’attuale interpretazione di tale fenomeno da parte dello  Stato.

Test antidroga nelle scuole: quasi 7 italiani su 10 sono favorevoli

Cosa pensano davvero gli italiani di temi cruciali come droga, dipendenze, liberalizzazione e legalizzazione? Nella terza puntata di Materia Grigia, il programma di approfondimento di Sky TG24 condotto da Fabio Vitale, Lorenzo Pregliasco di YouTrend ha presentato un sondaggio da cui emerge che il 67% degli italiani ritiene i controlli su droga e alcol nelle scuole una buona idea, con un supporto più basso tra i giovani (55%), ma comunque prevalente.

Ancora cani nelle scuole: la finta guerra alla droga di un governo folle

“Droga nello zainetto scoperta a scuola grazie al fiuto del cane”. Così apriva la sua prima pagina la Gazzetta di Mantova il 17 marzo scorso.

L’Italia si conferma sempre più rigida e repressiva nei confronti dei consumatori di cannabis, continuando a investire cifre esorbitanti in operazioni di controllo che spesso ricevono di mira giovani studenti per pochi grammi di sostanza.

Caso Cucchi: condannati a 12 anni i due Carabinieri che lo picchiarono a morte

Giustizia è fatta per Stefano Cucchi. I carabinieri responsabili del suo brutale pestaggio, che ne ha causato la morte, sono stati condannati in via definitiva a 12 anni di reclusione. Un verdetto atteso da tempo, che segna la fine di una lunga battaglia per la verità. Anch’io, in Aula, avevo denunciato questa drammatica vicenda, insieme a tanti altri episodi simili che non possono e non devono essere dimenticati.